sabato 14 novembre 2020

In pieno svolgimento il biennio Collegiata Terra Cielo

Il tratto fondamentale dell'abitare è l'aver cura”: la frase del filosofo Martin Heidegger è il riferimento ideale del progetto “Collegiata Terra Cielo. Strumenti per la gestione del rischio del Complesso della Collegiata di Castiglione Olona”.

Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza che la politica del singolo restauro, per lo più in emergenza, non paghi senza un adeguato piano di manutenzione e in assenza di puntuali verifiche sullo stato di un bene, sia esso un'autostrada, un ospedale o un'area archeologica. Per proteggere in modo efficace occorre programmare le azioni di tutela e il reperimento delle relative risorse; per programmare occorre conoscere; per conoscere occorre osservare e verificare; per analizzare i dati emersi servono le giuste professionalità.

Non è semplice tradurre nella realtà tale catena virtuosa e non solo perché è più facile trovare sponsor per un prestigioso restauro, piuttosto che per un’operazione di manutenzione ordinaria, magari più necessaria. Primo fondamentale passo è infatti quello di porsi nell’opportuno orizzonte culturale.

Nel Complesso Museale della Collegiata stiamo cercando di attuare in concreto quei presupposti teorici così spesso condivisi e altrettanto comunemente disattesi: all’inizio del 2020 è stato avviato “Collegiata Terra Cielo”, piano biennale realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, nell’ambito del bando “Beni al sicuro”. Attorno al Museo della Collegiata, la Parrocchia ha radunato un gruppo di lavoro composito: ad architetti e ingegneri si affiancano una storica dell’arte, ma anche un agronomo e un meteorologo, chiamati ad avere uno sguardo pluridisciplinare che abbracci l’intero Complesso. Esso è infatti costituito da una stretta connessione di beni architettonici, che a loro volta custodiscono preziosi quanto delicati beni culturali: la Canonica, che dal 2013 ospita il Museo del Tesoro; il Battistero, con le Storie di San Giovanni Battista di Masolino da Panicale, suo riconosciuto capolavoro; la Collegiata con cicli di affreschi toscani e rarità quali lo chandelier fiammingo con otto bracci figurati, alla quale sono addossati la sagrestia e altri ambienti di servizio. Elementi diversi, nati entro la metà del Quattrocento dalla volontà di un unico committente, il cardinale Branda Castiglioni, uniti da relazioni sinergiche non solo di carattere funzionale, ma anche strutturale, a formare un sistema da preservare nella sua organicità di eccellenza monumentale, artistica, ideale.

Obiettivi del progetto Collegiata Terra Cielo sono prevenire il rischio attraverso indagini scientifiche, studi e ricerche; gestire le criticità di un'area monumentale così vasta e articolata; preservare il patrimonio, grazie a interventi volti a superare le criticità note; definire un nuovo piano di manutenzione programmata, individuando e calendarizzando le azioni, periodiche e straordinarie, necessarie alla tutela del bene, promuovendo un laboratorio di idee al servizio di tutto il territorio; coinvolgere nella cura, attraverso attività divulgative e percorsi didattici.

Premessa fondamentale è la campagna diagnostica, iniziata a maggio 2020. La prima fase ha visto la messa in opera di un sistema di monitoraggio strutturale, con sensori inclinometrici installati lungo il fronte orientale del Complesso, verso il fianco scosceso del colle che domina il borgo di Castiglione Olona; l'esecuzione di prove a ultrasuoni sulle murature e di indagini per la caratterizzazione dinamica del terreno (MASW). La situazione di coperture, elementi sommitali e strutture murarie non visibili da terra, è stata documentata tramite immagini acquisite da un drone. Tutti i dati emersi da queste e successive verifiche saranno confrontati con le analisi pregresse, importanti per quanto parziali, con le quali saranno confrontate e messe a sistema.

L’Arch. Matteo Scaltritti, che coordina il progetto insieme all’Arch. Lorena Bauce (Semarchitettura), ha dichiarato: “Le indagini scientifiche che hanno preso avvio sono orientate a valutare la capacità di questo straordinario sistema di rispondere alle sollecitazioni esterne, siano esse sismiche o dovute agli agenti atmosferici. Considerate anche le modificazioni climatiche degli ultimi anni, il nostro patrimonio storico non sempre è in grado di reagire in modo opportuno: averne cura significa attuare tutte le azioni utili per adeguarlo alle nuove necessità”.

La collaborazione con il Centro Geofisico Prealpino di Varese va proprio in questa direzione: lo studio del dott. Paolo Valisa porterà alla valutazione del rischio determinato dall’esposizione agli agenti atmosferici e alle specifiche condizioni climatiche del territorio.

A settembre sono stati avviati i cantieri per il superamento di alcune situazioni di fragilità, con il rifacimento della copertura dell'antica canonica e il consolidamento del solaio di un suo ambiente. Il contenimento della vegetazione in prossimità del bene, previsto per dicembre, e la creazione della "linea vita" sopra canonica, chiesa e sacrestia consentiranno di agevolare futuri interventi.

A settembre 2020 la Parrocchia ha avviato anche il restauro della facciata della Nuova Scolastica, costruita nel 1908, e degli archi ottocenteschi a lato della Collegiata, così che sia completata la riqualificazione dei prospetti sul sagrato della Collegiata, dopo i recenti recuperi del torrione d’ingresso, del rosone e del portone.

Per quanto riguarda la Nuova Scolastica, al di là della presenza di localizzati muschi, licheni e minuta vegetazione, destava preoccupazione il degrado dei pinnacoli e del cornicione alla sommità, così come l’erosione di alcuni mattoni e, in diversi casi, della malta tra i mattoni stessi. Alle lacune tra i mattoni in passato si era sopperito mettendo nuove malte, 

alcune particolarmente chiare, con il risultato che la facciata presentava aree di differente colorazione. Si procederà quindi alla rimozione delle malte incoerenti, che spesso sbordano sui mattoni, per riempire in modo opportuno le stilature dei mattoni con materiali dello stesso colore della malta originaria. Verranno verificati anche gli archetti pensili che decorano la facciata e verrà integrato l’intonaco mancante tra di essi. Si approfitterà dell’intervento per revisionare la guaina bituminosa che copre il portico d’accesso alla biglietteria.

Gli archi di accesso invece presentavano intonaci con fenomeni di disgregazione evidenti. Si sta procedendo al consolidamento e alla integrazione delle lacune. Richiede cure significative la copertura degli archi, in particolare le lastre di pietra molera originali che, per loro natura molto fragili, impongono un consolidamento per scongiurare cadute di frammenti. Verranno messi in sicurezza anche i pinnacoli.

Il Consiglio Economico Parrocchiale segue da vicino l’esecuzione dei lavori sopra descritti, finanziati circa al 50% da Fondazione Cariplo (Collegiata Terra Cielo) e da Mazzucchelli 1849 (facciate atrio).

Le entrate del Museo, molto ridotte a causa di due periodi di chiusura in questo anno, non consentono però di coprire i costi che resteranno in carico alla parrocchia.

Riponendo fiducia nell’attenzione di tante persone alla nostra Collegiata, segnaliamo quindi la possibilità di sostenere le opere in corso con libere donazioni o con l’acquisto del libro “60 passi nell’arte” (ottima strenna natalizia a km zero) e l’opportunità di detrazioni fiscali per i titolari di reddito di impresa.

IBAN: IT19 U030 6909 6061 0000 0018 123

Nessun commento:

Posta un commento