mercoledì 25 dicembre 2019

Il mistero dell'Incarnazione: adesso è Natale!


25 dicembre
Davanti a Gesù, nato per noi, ed accolto da semplici pastori.
«La vita infatti si manifestò» (1 Gv 1,2): così l’apostolo Giovanni riassume il mistero dell’Incarnazione. Il presepe ci fa vedere, ci fa toccare questo evento unico e straordinario che ha cambiato il corso della storia, e a partire dal quale si ordina la numerazione degli anni, prima e dopo la nascita di Cristo.
Che sorpresa vedere Dio che assume i nostri stessi comportamenti: dorme, prende il latte dalla mamma, piange e gioca come tutti i bambini! Come sempre, Dio sconcerta, è imprevedibile, continuamente fuori dai nostri schemi. Dunque il presepe, mentre ci mostra Dio così come è entrato nel mondo, ci provoca a pensare alla nostra vita inserita in quella di Dio; invita a diventare suoi discepoli se si vuole raggiungere il senso ultimo della vita.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

martedì 24 dicembre 2019

Nono giorno della novena: deponiamo nel presepe la statuetta di Gesù Bambino


24 dicembre
Il cuore del presepe comincia a palpitare quando, a Natale, vi deponiamo la statuina di Gesù Bambino. Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù Dio è stato bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque.
La nascita di un bambino suscita gioia e stupore, perché pone dinanzi al grande mistero della vita. I nostri occhi erano infatti molto commossi quando ti abbiamo visto per la prima volta, appena nato, e ripensandoci, comprendiamo i sentimenti di Maria e Giuseppe che, guardando il bambino Gesù, percepivano la presenza di Dio nella loro vita.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

lunedì 23 dicembre 2019

Ottavo giorno della novena: san Giuseppe, uomo giusto


23 dicembre
Accanto a Maria, in atteggiamento di proteggere il Bambino e la sua mamma, c’è San Giuseppe. In genere è raffigurato con il bastone in mano, e a volte anche mentre regge una lampada. San Giuseppe svolge un ruolo molto importante nella vita di Gesù e di Maria. Lui è il custode che non si stanca mai di proteggere la sua famiglia. Quando Dio lo avvertirà della minaccia di Erode, non esiterà a mettersi in viaggio ed emigrare in Egitto (cfr Mt 2,13-15). E una volta passato il pericolo, riporterà la famiglia a Nazareth, dove sarà il primo educatore di Gesù fanciullo e adolescente. Giuseppe portava nel cuore il grande mistero che avvolgeva Gesù e Maria sua sposa, e da uomo giusto si è sempre affidato alla volontà di Dio e l’ha messa in pratica.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

domenica 22 dicembre 2019

Settimo giorno della novena: il sì di Maria.


22 dicembre
Poco alla volta il presepe ci ha condotto alla grotta, dove troviamo le statuine di Maria e di Giuseppe. Maria è una mamma che contempla il suo bambino, e lo mostra a quanti vengono a visitarlo. La sua statuetta fa pensare al grande mistero che ha coinvolto questa ragazza quando Dio ha bussato alla porta del suo cuore immacolato. All’annuncio dell’angelo, che le chiedeva di diventare la madre di Dio, Maria rispose con obbedienza piena e totale alla volontà del Signore. Con quel “sì” Maria diventava madre del Salvatore. Ella non Lo ha tenuto solo per sé, ma Lo ha donato al mondo, perché anche noi potessimo ascoltare la Sua parola e metterla in pratica.



(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

sabato 21 dicembre 2019

Sesto giorno della novena: la santità quoatidiana


21 dicembre
Spesso i bambini – ma anche gli adulti! – amano aggiungere al presepe altre statuine che sembrano non avere alcuna relazione con i racconti evangelici. Eppure, questa immaginazione intende esprimere che in questo nuovo mondo, inaugurato da Gesù, c’è spazio per tutto ciò che è umano e per ogni creatura. Dal pescatore al fabbro, dal fornaio ai musicisti, dalle donne che portano le brocche d’acqua ai bambini che giocano…: tutto ciò rappresenta la santità quotidiana, la gioia di fare in modo straordinario le cose di tutti i giorni, quando Gesù condivide con noi la sua vita divina.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

venerdì 20 dicembre 2019

Quinto giorno della novena: Gesù povero con i poveri


20 dicembre
Nei nostri presepi siamo soliti mettere tante statuine simboliche. Anzitutto, quelle di mendicanti e di gente che non conosce altra abbondanza se non quella del cuore. Anche loro stanno vicine a Gesù Bambino a pieno titolo, senza che nessuno possa sfrattarle o allontanarle da una culla talmente improvvisata che i poveri attorno ad essa non stonano affatto. I poveri, anzi, sono i privilegiati di questo mistero e, spesso, coloro che maggiormente riescono a riconoscere la presenza di Dio in mezzo a noi.
Gesù è nato povero, ha condotto una vita semplice per insegnarci a cogliere l’essenziale. Noi cristiani non possiamo lasciarci illudere dalla ricchezza e da tante proposte effimere di felicità. Nascendo nel presepe, Dio stesso inizia l’unica vera rivoluzione che dà speranza e dignità ai diseredati, agli emarginati: la rivoluzione dell’amore, la rivoluzione della tenerezza. Dal presepe, Gesù proclama, con mite potenza, l’appello alla condivisione con gli ultimi quale strada verso un mondo più umano e fraterno, dove nessuno sia escluso ed emarginato.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

giovedì 19 dicembre 2019

Quarto giorno della novena: andiamo a Betlemme con i pastori!


19 dicembre
«Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» (Lc 2,15): così dicono i pastori dopo l’annuncio fatto dagli angeli. È un insegnamento molto bello: a differenza di tanta gente intenta a fare mille altre cose, i pastori diventano i primi testimoni dell’essenziale, cioè della salvezza che viene donata. Sono i più umili e i più poveri che sanno accogliere l’avvenimento dell’Incarnazione. A Dio che ci viene incontro nel Bambino Gesù, i pastori rispondono mettendosi in cammino verso di Lui, per un incontro di amore e di grato stupore. È proprio questo incontro tra Dio e i suoi figli, grazie a Gesù, a dar vita alla nostra religione, a costituire la sua singolare bellezza, che traspare in modo particolare nel presepe.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

mercoledì 18 dicembre 2019

Terzo giorno della novena: tutto il creato partecipa alla venuta del Messia.

18 dicembre

Questa emozione dovrebbe accompagnarci mentre collochiamo nel presepe le montagne, i ruscelli, le pecore e i pastori! In questo modo ricordiamo, come avevano preannunciato i profeti, che tutto il creato 🌍 partecipa alla festa della venuta del Messia. Gli Angeli e la stella cometa sono il segno che noi pure siamo chiamati a metterci in cammino per raggiungere la grotta e adorare il Signore.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

martedì 17 dicembre 2019

Secondo giorno della novena: Gesù ricostruisce l'umanità decaduta

17 dicembre

Una parola meritano anche i paesaggi che fanno parte del presepe e che spesso rappresentano le rovine di case o palazzi antichi, 🏛 che in alcuni casi sostituiscono la grotta di Betlemme è diventano l’abitazione della Santa Famiglia. Queste rovine sembra che si ispirino alla Legenda Aurea del domenicano Jacopo da Varazze: secondo una credenza pagana, il tempio della Pace a Roma sarebbe crollato quando una Vergine avesse partorito. Le rovine sono soprattutto il segno visibile dell’umanità decaduta, di tutto ciò che va in rovina, che è corrotto e intristito. Questo scenario dice che Gesù è la novità in mezzo a un mondo vecchio, ed è venuto a guarire e ricostruire, a riportare la nostra vita e il mondo al loro splendore originale.

(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

lunedì 16 dicembre 2019

Primo giorno della novena: preghiamo davanti al cielo stellato

16 dicembre

Da oggi a Natale passeremo in rassegna i vari segni che compongono il presepe per cogliere il loro senso. In primo luogo, rappresentiamo il cielo stellato💫✨nel buio e nel silenzio della notte. Non è solo per fedeltà ai racconti evangelici che facciamo così, ma per il significato che possiede. Pensiamo a quante volte la notte circonda la nostra vita. Ebbene, anche in quei momenti, Dio non ci lascia, ma si fa presente per rispondere alle domande decisive che riguardano il senso della nostra esistenza: chi sono io? Da dove vengo? Perché sono nato in questo tempo? Perché amo? Perché soffro? Perché morirò? Per dare una risposta a questi interrogativi Dio si è fatto uomo. La sua vicinanza porta luce dove c’è il buio e rischiara quanti attraversano le tenebre della sofferenza.


(Dalla lettera Admirabile Signum di Papa Francesco)

venerdì 13 dicembre 2019

Orari di confessioni per il Santo Natale in parrocchia


Orari speciali per le confessioni in preparazione al Natale 2019:

Lunedì 16 dicembre ore 18:00-19:00 confessioni per ragazzi/ delle medie e delle superiori.

Sabato 21 dicembre ore 9:00-11:30 e ore 15:00-18:00.

Domenica 22 dicembre: ore 9:30-10:30.

Lunedì 23 dicembre ore 9:00-11:00 e ore 15:00-18:00.

Martedì 24 dicembre ore 9:00-12:00 e ore 15:00-18:00.

giovedì 12 dicembre 2019

Semplice novena di Natale in casa, davanti al presepe


Cari fedeli, in questo anno 2019 vi invito a vivere la Novena di Natale con i vostri figli (ma anche da soli o in coppia), attorno al presepe in casa vostra. Lo avete già preparato? Semplice o artistico, vi suggeriamo che non manchi!
Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale ancora oggi!
Nei giorni dal 16 al 25 dicembre troverete su questo blog una breve meditazione, tratta dalla lettera “Admirabile Signum” di papa Francesco, da meditare insieme ai vostri figli in una piccola celebrazione domestica, davanti al presepe.
Vi suggeriamo un rito semplice: si accende una una candela (o le luci del presepe) per iniziare la preghiera, UN ADULTO legge il messaggio del giorno e, dopo qualche secondo di silenzio, si conclude con una preghiera a scelta, oppure fatta con parole dei presenti.