domenica 3 agosto 2014

Don Simone ci saluterà a settembre

Carissimi amici di Castiglione Olona,
La notizia non è per niente buona, anche se era nell'aria.
Don Simone Lucca concluderà con la fine di agosto il suo servizio “domenicale” presso la nostra parrocchia. Il Vescovo, nella persona del vicario generale mons. Mario Delpini lo ha convocato per affidargli dal primo di settembre 2014 un incarico pastorale a “tempo pieno” presso la comunità pastorale di Tradate. 
Certamente per tutti noi e specialmente per gli adolescenti e giovani sarà una grande mancanza, praticamente insostituibile. Saluteremo don Simone la domenica 14 settembre nella messa delle 10:30 in cui presiederà la professione di fede degli adolescenti, ma lo  accompagneremo soprattutto con la preghiera perché continui a trasmettere la gioiosa testimonianza di una vita dedicata al Signore.
Per sempre ama chi è amico”. Con questo aforisma medievale, vorrei introdurre il suo messaggio di commiato, ricordando a me e a tutti questa grande verità: cambia la destinazione pastorale, non vedremo più don Simone settimanalmente, ma l'amicizia che è cresciuta in questi due anni non si cancella, ed è destinata a crescere ancora!
Segue il messaggio di saluto di don Simone, già pubblicato sull'informatore settimanale.
Vostro don Ambrogio 

Grazie, scusa, addio!



Un famoso proverbio dice che «quando il cammino di due persone si separa ci sono solo due parole da dire: grazie e scusa».


Grazie” non è la parola che si dice tanto per cortesia, tanto per sdebitarsi con chi ci fa un favore, ma è la parola che si dice quando abbiamo ricevuto tanto.
“Grazie” è la parola della riconoscenza, di chi riconosce che ha ricevuto tanto.
Questo grazie lo rivolgo al Signore, che mi ha dato la possibilità di vivere in questi anni un’esperienza particolare e intensa di studio e di preghiera, e di impegno pastorale con la vostra comunità cristiana, in particolare coi ragazzi. Lo ringrazio perché mi ha mostrato che abbiamo sempre qualcosa da donare, anche se si ha solo un giorno e mezzo di tempo!
Questo grazie lo rivolgo a don Ambrogio, che mi ha accolto quando sono arrivato, e che mi ha accompagnato con la sua stima e la sua fiducia, dandomi anche tutto il sostegno necessario per affrontare con serenità il servizio a Castiglione insieme con tutto il resto dei miei impegni.
Ma questo grazie lo rivolgo soprattutto a ciascuno di voi, perché la gioia più grande per un prete è viver la sua fede insieme alla sua comunità. Non ho intenzione di dilungarmi a narrare i singoli episodi di questi due anni, ma solo a ribadire questo: ho camminato insieme a una comunità di fede.
Non c’entra niente essere benvoluti, essere simpatici o antipatici, dire la messa in tre ore o in dodici minuti. 
Conta solo camminare nella fede. Io dico grazie ai cristiani di Castiglione perché con loro ho camminato nella fede.


Poi c’è anche una parola, “scusa”. Spero di non aver dato modo a nessuno di essersi allontanato da Dio a causa della mia pochezza. Questa è l’unica cosa per cui chiedere scusa veramente e con tutto il cuore. Ma se qualcosa ho sbagliato, lo affido al Signore e mi affido alla sua misericordia.

Io personalmente oltre a queste due parole, grazie e scusa, ne aggiungerei un’altra, che è addio.
No, non “arrivederci”, ma “addio”. Addio deriva da ad Deum, che significa “presso Dio”.

Presso Dio saremo un giorno in Paradiso, ma presso Dio siamo ogni giorno nella preghiera.
Io vi ricorderò volentieri presso Dio nella preghiera, e presso di lui nella preghiera vi chiedo di ricordare me.
Il resto non sarà mai così importante!
Dicono che chi getta una monetina nella fontana di Trevi, è destinato a tornare a Roma. 
Purtroppo a Castiglione non ho visto fontane, e credo che l’incantesimo non si realizzi con l’acqua dell’Olona... ma credo anche che gli arrivi e le partenze facciano parte della nostra esistenza.
Per questo voglio citare una lettera del beato Giovanni Mazzuconi, prete ambrosiano, missionario e martire del XIX secolo: «Dio ama ciascuno di voi, e tutto -la vita e la morte, la luce e le tenebra, l’arrivo e la partenza- sono solo espressioni mutevoli dell’unico, certo, stabile amore di Dio, perché Dio ama ciascuno di voi personalmente».
Visto che ne ho l’occasione aggiungo: «anch’io». 

Con affetto, don Simone.

P.S. : scusate se sono un po’ scarso negli addii, ma come è noto sono più pratico a far ridere che a far piangere!


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