«Il Vangelo oggi ci parla di morte e di speranza - afferma durante l’omelia il Parroco don Ambrogio Cortesi - la morte, realtà difficile da accettare, ma allo stesso tempo la speranza, la luce, la forza della Risurrezione di Gesù.»
Abbiamo ascoltato la storia di Lazzaro, un uomo che era morto da quattro giorni, in evidente stato di decomposizione, Gesù lo riporta in vita, liberandolo dai vincoli della morte e la sua risurrezione è annuncio della Pasqua del Signore.
«Di fronte alla grande domanda Perché dobbiamo affrontare la morte - continua don Ambrogio - facciamo nostro il cammino di fede di Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, perché Gesù di fronte alla morte è più grande, non toglie le nostre difficoltà, ma ci dice: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno (Gv 11, 25-27)».
Il sacramento del Battesimo segna il passaggio dalla morte alla vita, rappresenta una rinascita spirituale, in cui siamo liberati dal peccato e risorgiamo a Vita Nuova in Cristo.
Dopo il Vangelo, è stato compiuto un gesto significativo: la catecumena che si prepara a ricevere il Battesimo nella notte di Pasqua, ha portato all’altare una veste bianca, segno di novità esistenziale arricchita dal dono dello Spirito Santo.
Verrà inoltre accompagnata dai suoi catechisti sabato 24 marzo in Duomo a Milano, alla veglia in Traditione Symboli per ricevere dal Vescovo il Credo.
Un altro momento importante, durante la S. Messa, è rappresentato dal gesto di alcuni bambini di quinta elementare che hanno offerto all’altare alcuni alimenti per i bisognosi che saranno distribuiti dalla Caritas parrocchiale: è un segno concreto che testimonia la Fede che diventa Dono.
Concludo con l’augurio affinché disponiamo i nostri cuori a celebrare la Pasqua di Risurrezione, perché possiamo vivere nella nostre famiglie e comunità cristiane illuminati dalla luce di Colui che ha vinto l’oscurità del peccato.
Buona Santa Pasqua
Paola Difonzo
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