Sarà una scoperta: protagonista la restituzione di un’immensa ricchezza fatta di competenze e tradizioni, che è diventata in questi anni risorsa tangibile e preziosa per la collettività. Perché il vino è storia, cultura, benessere e sviluppo. È colori, profumi, persone, emozioni.
Sergio Redaelli, giornalista e scrittore, presenterà “Varese terra da vino”: un vero viaggio culturale e storico attraverso il nostro territorio per scoprire realtà vitivinicole conosciute e meno conosciute.
Francesco Nutricati, il vignaiolo che ha reso possibile tutto questo, ci racconterà l’esperienza di aver riportato la vigna sul pendio della Collegiata: sapremo come le 300 piante, sei filari da quaranta metri cadauno, sono divenute un giovane Merlot. In proposito ha dichiarato: “Portare alla luce i terrazzamenti della Collegiata è stato come scoprire un tesoro, la vigna ne è il naturale completamento”.
Sarà l’occasione anche per poter assaggiare questo vino novello: 100 bottiglie sono state infatti donate al Museo per sostenere un progetto benefico.
"Ringrazio pubblicamente Francesco Nutricati, la persona che ha investito tempo e risorse a riqualificare gli antichi ronchi della Collegiata da tempo incolti, e ora ci ha suggerito e permesso questa nuova iniziativa benefica” – dichiara l’Arciprete, don Ambrogio Cortesi. “Persone come lui ci aiutano a non dimenticare i valori profondi della vita, che nascono dalla terra, crescono con il lavoro e fioriscono nei vincoli di solidarietà sociale".
Obiettivo della donazione sarà sostenere l’associazione “Progetto DDD onlus”, attiva anche sul territorio comunale, per promuovere la ricerca di cure contro la DDD, malattia molto rara che impedisce ai reni di funzionare correttamente e che colpisce prevalentemente i bambini.
Chi farà una donazione liberale per la ricerca riceverà in omaggio una bottiglia de “Il Collegiata”.
“L’enoturismo rappresenta una grande occasione per il nostro territorio” dichiara Dario Poretti, Direttore del Museo, “Castiglione Olona potrà d’ora in poi esprimere anche attraverso il vino l’identità di un luogo prodigo di bellezze. E che certamente saprà essere altrettanto generoso per sostenere la ricerca scientifica, come generosa è stata la nostra terra che ci ha donato nel vino il suo frutto”.
Nelle prossime settimane saranno fornite indicazioni per la prenotazione delle bottiglie.
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