In una società in cui spesso la vita quotidiana è povera di significati da trasmettere e valori da condividere, in cui manca quel clima di serenità e di pace per ascoltare, parlarsi, pregare insieme siamo chiamati a «far brillare la luce dell’amore», così come suggerisce papa Francesco nell’esortazione apostolica Amoris laetitia.
Nella nostra parrocchia durante la S. Messa delle 10.30 sono stati compiuti alcuni gesti semplici e concreti, che testimoniano che ognuno di noi all’interno delle relazioni familiari ha un ruolo da svolgere e dei compiti da assumere e ciò ci rende parte integrante di una grande famiglia, famiglia umana e famiglia di Dio che è la Chiesa.
Sono stati portati all’altare tre cartelloni corrispondenti a tre virtù: il bianco rappresenta la Fede e durante l’omelia il Parroco don Ambrogio Cortesi ha sottolineato come i nonni siano una presenza importante nel trasmettere questo valore ai nipoti, accompagnandoli a Messa e insegnando loro le preghiere.
Il rosso è il colore dell’Amore della «coppia che ama e genera la vita … capace di manifestare il Dio creatore e Salvatore».
Un amore che diventa fecondo e accoglie una nuova vita: la Speranza rappresentata dal colore verde.
I figli definiti come «virgulti d’ulivo» (Sal 128,3) sono le «pietre vive» della famiglia, (Cfr 1Pt 2,5) luogo di crescita e dialogo in cui vivere l’esperienza della gioia, della tenerezza, del perdono …
Papa Francesco afferma che «la famiglia aperta all’amore di Dio è sale della terra, luce del mondo».
Anche l’Arcivescovo mons. Mario Delpini nella lettera alla Diocesi per l’anno pastorale 2017-2018 ha ribadito il concetto.
A questo proposito sono stati presentati all’altare un barattolo di sale per offrire al Signore i gesti semplici e nascosti della quotidianità che rendono bella la famiglia, e due candelabri perché le loro fiamme accese illuminino e riscaldino i cuori diffondendo la luce del Vangelo.
Con il canto finale “Stringici insieme” abbiamo ringraziato per i doni della Fede, dell’Amore e della Speranza nelle nostre famiglie.
Paola Difonzo
Nessun commento:
Posta un commento