Venerdì 4 gennaio 2019 (ore 15) si svolgerà la conferenza-visita, a cura di Laura Marazzi, dal titolo LA LEVATRICE INCREDULA NELLE NATIVITÀ da Masolino a Rubens, dedicata a un interessante personaggio, presente unicamente nel racconto dei vangeli apocrifi.
Si narra che una delle levatrici, chiamate da Giuseppe perché assistessero Maria nel parto, giunse quando Gesù era ormai nato; non credendo che una vergine avesse partorito, la donna volle accertare l'intatta purezza della Madonna; immediatamente la sua mano si paralizzò e solo quando, pentita, toccò il Bambino, riguadagnò la salute.
Nella Natività di Masolino la Vergine adora il neonato Gesù, nudo perché sia mostrata la sua umanità, e sfolgorante di luce, come si addice a un dio; verso di lui si curva la levatrice incredula, che avvicina la mano al suo salvatore: presto sarà la prima miracolata, almeno secondo la tradizione apocrifa.
Nell'eccezionale Natività in Santa Maria Foris Portas a Castelseprio, la levatrice solleva il braccio inerte, sostenendolo con l'altro e invoca, quasi mendicandola, la guarigione.
A partire da questi esempi vicini, si andrà alla scoperta di capolavori in cui compare questa insolita figura, giungendo fino alle soglie del Seicento con la Natività di Rubens, oggi nella Pinacoteca Civica di Fermo.
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