mercoledì 31 ottobre 2012
Riflessioni di gruppo dell'assemblea pastorale parrocchiale (2)
Prima considerazione è stata che in molti gruppi parrocchiali si sente la mancanza di un’adeguata forma di comunicazione e di informazione, che permetta di apprendere in tempo utile le diverse iniziative ed appuntamenti, di farsi conoscere come gruppo e di conoscere gli altri gruppi. C’è infatti la volontà di integrarsi e di collaborare fra gruppi nel lavoro comune, relazionandosi reciprocamente. In particolare come prima opportunità di incontro è stato suggerito un pomeriggio insieme, per farsi pubblicità, passarsi in rassegna e fare il punto sulla situazione attuale (simpaticamente l”open day” dei gruppi).
Sempre a proposito di gruppi sono emersi problemi un po’ comuni a tutti: scarsità di persone e in particolare di giovani; povertà di professionalità e preparazioni specifiche o comunque di nuove idee e progettualità; senso di distacco dal resto della comunità. Purtroppo l’essere così in pochi obbliga di fatto ciascuno ad assumersi un ruolo “fisso”, senza possibilità di alternanza, di confronto, di passaggio anche in altri gruppi o funzioni. Inoltre alla fine non rimangono tempo ed energie per esigenze e necessità nuove che via via emergono nel corso del proprio impegno, ingabbiandosi di fatto in schemi immutabili e senza potersi coordinare con il lavoro degli altri.
Elenchiamo alcune sottolineature venute specificatamente dai singoli rappresentanti dei gruppi sopra riportati: - Nel dopo scuola "compiti a colori" si sente il bisogno di figure giovani e anche maschili, che abbiano un maggior controllo ed autorevolezza sui bambini (attualmente i componenti del gruppo sono per lo più pensionati anziani); nel dopo-scuola stesso si incontrano le famiglie dei bambini, molte di altra religione, cultura o semplicemente non praticanti, con cui sarebbe auspicabile un approfondimento di frequentazione e magari l’integrazione con il gruppo d’ascolto per affrontare problematiche comuni e che attengono a necessità più generali della famiglia
- Le catechiste sentono il bisogno di incontri periodici fra loro, possibilmente sotto la guida del parroco, per uniformare i comportamenti e crescere nel confronto; propongono che i bambini, sotto la loro guida, possano partecipare maggiormente all’animazione della celebrazione liturgica e possano riscoprire la preghiera del rosario, recitato da loro, almeno in certe ricorrenze (mese mariano, novena della Madonna); si offrono di visitare annualmente le famiglie dei bambini per approfondirne la conoscenza ed il legame (in passato ciò è stato fatto nella ricorrenza del Natale, anche in sostituzione della benedizione del parroco in quelle specifiche famiglie)
- Si esprime il desiderio di far rivivere la scuola della Parola all’interno delle singole case e rioni, in gruppi di preghiera a rotazione, con il recupero della recita del rosario.
Sintesi del gruppo 2 a cura di Angela
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