- dare un sostegno spirituale di preghiera e sacrifici;
- offrire un contributo materiale attraverso offerte per i missionari comboniani.
Ho raccolto le testimonianze dirette di alcune componenti del gruppo che mi hanno raccontato le attività svolte fino ad oggi e hanno rievocato aspetti del passato legati a dei momenti significativi, di crescita personale e comunitaria, vissuti in oratorio come le recite teatrali.
La sig.ra Ernesta ricorda a questo proposito: “La fondatrice del gruppo è stata la sig.na Maria Pia Motta, che ha dedicato la sua vita alla parrocchia e ci ha trasmesso lo spirito missionario che portiamo avanti ancora oggi.
Abbiamo iniziato la nostra opera con il banco vendita pro missioni, che allora (1959) veniva allestito nel centro storico nei locali del comune.
La sig.na Motta ci coinvolgeva con il teatro, infatti con il ricavato delle recite abbiamo dato inizio alla realizzazione dell’oratorio.
Il gruppo, dedito a lavori di ricamo e di maglia, originariamente si chiamava FLAMP (fedelmente legati attività multiple parrocchiali): questo nome, scelto dalla nostra fondatrice, è stato poi cambiato intorno agli anni ’90 in “Piccola Lega della Carità”.
Ci occupavamo di visitare periodicamente gli ammalati della nostra parrocchia presso le abitazioni e le case di riposo (compito assorbito poi dal gruppo Caritas a partire dal 1989), manifestavamo la nostra vicinanza in occasione di ordinazioni sacerdotali, organizzavamo una volta all’anno un pranzo di condivisione per gli anziani, realizzavamo tovaglie e accessori per l’Altare, corredi, lenzuola, articoli da cucina, centrini ricamati a mano.
Per tanti anni (fino al 2000 circa) - prosegue la sig.ra Santina - preparavamo i camicini per i bambini che venivano battezzati, personalizzando i ricami con il nome di ognuno.
Eravamo proprio un bel gruppo numeroso, costituito da circa 30 persone fino al 1997, anche se già qualche anno prima cominciava a ridursi, per poi arrivare al presente a circa 10 componenti.
Alcune signore pur non facendone parte direttamente, ci davano un valido aiuto e questo vale tutt’ora, eseguendo lavori di ricamo nelle proprie case; si sentono così coinvolte e gratificate, portando il loro prezioso contributo personale.
Negli ultimi anni abbiamo rivolto la nostra attenzione soprattutto a sostegno dei missionari, non solo di Castiglione Olona, che operano in terre lontane per portare la luce del Vangelo.
Un aspetto che può essere interessante conoscere è che fino al 1997, alla morte di qualcuno del nostro gruppo, veniva fondata una borsa di studio che accompagnava il missionario durante il suo percorso.
Tra i missionari che continuarono la loro opera si distinse Padre Giuseppe Ambrosoli, originario di Ronago, comune della provincia di Como, medico comboniano, scomparso a Lira in Uganda il 27 marzo 1987.
Padre Ambrosoli aveva anche organizzato una serata qui da noi, rendendoci partecipi della sua lodevole attività benefica dedicata alla costruzione di un ospedale a favore della popolazione di Kalongo, in Africa.
Nel gruppo dei missionari della nostra parrocchia vogliamo ricordare con stima il più anziano, ancora oggi vivente, Padre Iginio Melato e sua sorella Paola Cecilia.
Dobbiamo affermare che, anche se attualmente viviamo momenti di crisi, il nostro spirito positivo prevale e ci permette di andare avanti; ne è la prova il fatto che quest’anno abbiamo visto l’esito positivo della nostra vendita, conclude la sig.ra Maria Rosa.
Una volta all’anno allestiamo il mercatino nel sottochiesa e ci incontriamo settimanalmente per fare il punto della situazione, suddividendoci i compiti da realizzare poi anche a casa.
Ci auguriamo di poter continuare a dimostrare vicinanza verso i missionari con il nostro contributo e di poter essere sempre presenti nelle situazioni di bisogno della parrocchia”.
Paola Difonzo
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