Collocata alle spalle del presbiterio della Chiesa parrocchiale, essa viene normalmente utilizzata per la messa feriale nei mesi invernali: lungo la scorsa estate è stata oggetto di una intelligente ed artistica risistemazione.
Si è scelto di intitolarla al Santo Crocefisso poiché ospiterà l’antica croce, un tempo sospesa sull’arco trionfale della Collegiata e rimossa a seguito dei restauri degli affreschi che portarono alla luce la scena della “dormitio virginis”.
La scultura lignea policroma è di autore ignoto, restaurata dal laboratorio della prof.ssa Pinin Brambilla Barcilon nel 2002, datata fine del XVI secolo, e ricavata da legno dolce mentre la policromia è eseguita con tecnica di colore a tempera grassa.
Lucia Laita intenta al restauro dei quadri e spolveratura del Crocifisso |
"Siamo stati guidati nella realizzazione di questi interventi da due riflessioni di papa Francesco pubblicate nel libro ‘La mia idea di arte’ - dichiara il Parroco, don Ambrogio Cortesi - anzitutto ‘L'arte nelle chiese è per l’evangelizzazione’, questa è la finalità che ci ha mosso. E ancora afferma il Papa ‘L'arte non scarta niente’: da oggi il crocefisso della Collegiata, accantonato per qualche anno al fine di non ostruire la visione degli affreschi di Masolino, ritorna alla finalità di culto per cui è stato intagliato, così come i tre quadroni secenteschi appena restaurati e nuovamente leggibili".
Questo riallestimento è stato reso possibile anche grazie all’impegno e alla generosità di alcuni volontari, professionisti e artigiani, cui va il ringraziamento di tutta la Comunità.
Nessun commento:
Posta un commento