♦ Compiti a colori. All’inizio, quattro anni fa, era una scuola di italiano per stranieri che ha
funzionato per qualche mese con dei volontari e dopo la pausa estiva ha traslocato in locali
dell’amministrazione comunale passando sotto la guida di personale didattico statale. In
parrocchia è invece iniziato un doposcuola per bambini stranieri delle elementari che
presentassero difficoltà di apprendimento o di inserimento. Negli anni successivi ci si è aperti
sia ai bambini italiani, sia a quelli con profitti regolari, con un intento di socializzazione fra
diverse provenienze, ritenendo questo in arricchimento. La risposta è stata positiva sia nel
numero dei frequentanti che è passato dagli iniziali 15 agli attuali 48 iscritti, sia perché risponde
ad un bisogno. Quest’anno si è cominciato ad accogliere anche qualche ragazzo delle medie. Le
problematiche extra scuola arrivano anche qui con i genitori ed allora ci si apre anche al
dialogo, li si coinvolgono nelle feste. Importante è la presenza di una maestra che fa da
coordinatrice delle attività e da collegamento con la scuola statale. Un pomeriggio può non
essere molto, ma è già qualcosa. Nell’organizzazione non c’è soltanto la parrocchia, ma anche la
scuola. Pure i volontari sono espressione di appartenenze diverse e c’è anche da quest’anno la
partecipazione di un educatore di una cooperativa e la presenza mensile del Ludobus per attività
ludiche ed aggregative.
♦ Visite di anziani o malati nelle case o nelle RSA – Residenze Sanitario Assistenziali. Ciò che
caratterizza questa attività è proprio il non far sentire sole o dimenticate le persone anziane od
ammalate e di riflesso i loro familiari o le badanti, ed il legame positivo che si crea tra visitatore
e visitato. Le volontarie però sono poche e le persone da visitare sempre in aumento.
♦ Agape - Centro di Ascolto Caritas. Il Centro ha aperto i battenti a settembre 2011, quindi, è già
iniziato il terzo anno. Si è passati dalle risposte immediate ai bisogni presentati, all’ascolto delle
esperienze e difficoltà vissute. Ci sono bisogni a cui si riesce a dare delle risposte concrete con
la borsa della spesa, con i vestiti usati o con la fornitura di alcune attrezzature, altri come
pagamento di bollette a cui non sempre si riesce ad andare incontro, mentre per altri ancora
come il lavoro, la casa, la dipendenza dal gioco, crisi coniugali per i quali si indirizza a servizi
specifici (sindacati, patronati, Servizi sociali . . .) e solo in qualche caso si è in grado di offrire
qualche suggerimento/consulenza per la casa o i mutui e per la ricerca del lavoro con la
stesura e pubblicazione su internet dei curriculum, effettuati da Sonia.
Buona è la sensibilizzazione e la risposta della comunità, attuata sia con le raccolte mensili per i
viveri, sia con avvisi specifici, sia con qualche mercatino o raccolte diverse, oppure con
l’importante invito personale. Molto positivo è stato il trasloco nel sottochiesa che ha permesso
di avere spazi più ampi, più adatti alla loro destinazione e di avere tutto in un unico posto.
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