Il 26 dicembre 1913 in una corte del centro storico di Castiglione Olona nasceva il nostro illustre concittadino Eugenio Cazzani, che fin dai primi anni di vita poté così assimilare come da viva sorgente l'amore per un glorioso passato artistico e religioso.
Vale la pena ricordare chi fu questo "autodidatta di forte ingegno, divenuto col tempo indiscussa autorità nel campo della storiografia e dell'archivistica" (cit. mons. Bruno Bosatra).
Eugenio Cazzani, dopo essere stato ordinato sacerdote, poté conseguire il diploma in archivistica-paleografia-diplomatica presso l'Archivio di Stato di Milano; condusse fruttuose ricerche nel campo della storiografia locale e per il riordino e la catalogazione degli archivi parrocchiali. In quest'ultimo campo fu un vero pioniere.
A motivo di questa sua instancabile opera, nel 1981 fu insignito del titolo di dottore honoris causa dell'Ambrosiana.
Terminò la sua giornata terrena il 19 settembre 1988.
Non può passare inosservato nella città di Castiglione Olona il centenario della nascita di un così illustre cittadino, che ci ha lasciato tra le sue opere il monumentale: "Castiglione Olona nella storia e nell'arte", volume tornato ad essere disponibile grazie alla sua recente seconda edizione.
La parrocchia Beata Vergine del Rosario lo ricorderà con una santa Messa Solenne in Collegiata alle ore 10.30. Si tratta invero di un incontro tradizionale per i parrocchiani che, incuranti del gelo, risalgono alla "Chiesa di Castello" per la festa patronale di Santo Stefano.
In questo contesto, così sentito dalla comunità, l'Arciprete don Ambrogio Cortesi, renderà pubblico un carteggio inedito, recentemente scoperto nell'Archivio Diocesano Milanese, che svela i profondi legami che intercorsero nel 1941 tra l'Arciprete Mons. Antonio Barili ed il cardinale di Milano, Beato Alfredo Ildefonso Schuster, a riguardo dell'allora giovane prete don Eugenio Cazzani determinando in certa misura il suo futuro di studioso.
Al termine della santa messa, la prevista apertura straordinaria del Museo della Collegiata, permetterà a tutti i presenti di osservare la nuova esposizione permanente di opere mobili.
Ci sarà dunque "tanta carne al fuoco" per gli appassionati cultori delle vicende storiche e delle tradizioni castiglionesi. Ma non solo. Infatti, la santa Messa di Santo Stefano è anche l'occasione per ricordare un figlio dell nostra comunità morto tragicamente in un incidente stradale quindici anni fa: il giovane Antonello Marandola, cui viene intitolato da tempo il prestigioso trofeo estivo dei Cinque Campanili.
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