Dopo una interessante introduzione sulla storia dei musei ecclesiastici in Italia e sulla loro recente e repentina diffusione, il relatore è entrato specificatamente sul tema della loro funzione pastorale.
"Il campo è il mondo" è il titolo della lettera pastorale 2013. La visione è quella di seminare per tutti.
Lavorare in questo campo ha senso. È luogo di incontro della chiesa con una quantità straordinaria di persone. Dialogo con il mondo. Sono qui, ci vengono a cercare. Proviamo a leggere la lettera del vescovo su questo sfondo.
Perché ha senso lavorare in questo campo? Ci aiuta a riscoprire la nostra storia. La genealogia della nostra comunità Cristiana è scritta qui.
Se non ci stimiamo noi cristiani per quello che abbiamo fatto, chi ci stimerà?
Qui troviamo una catechesi non da memorizzare, ma da toccare e vedere.
I Musei Ecclesiastici sono istituzioni che hanno la stessa missione della Chiesa: annunciare il Vangelo ai poveri. La destinazione di questi beni è anzitutto per i poveri, per gli ultimi. Pensare sé stessi e le proprie iniziative per i meno dotati di beni e di cultura. Es: La pietà Rondanini a San Vittore.
Occorre chiarire l'appartenenza ecclesiale non in maniera reticente. Dare un rilievo giusto alla religiosità e spiritualità. Fare vedere una Chiesa.
Fare vedere una comunità cristiana. Cosa faceva la nostra comunità cristiana? Come viveva?
Il museo è di questa comunità e lo gestisce attraverso le persone competenti che sono delegate da questa comunità. "Ti diamo il benvenuto a nome di questa comunità": coloro che accolgono sono veri ambasciatori di questa comunità.
Un museo ecclesiale si mette al servizio. Si apre a qualunque domanda. il dialogo è la regola. È pensato per un pubblico senza esclusione, cominciando da coloro che mancano.
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